La giunta regionale vara le linee di indirizzo dell’incentivo Tecnonidi e prende atto dell’accordo di finanziamento che costituisce il relativo fondo, individuando la società regionale in house Puglia Sviluppo quale gestore del fondo.

Sono gli atti che precedono la pubblicazione dell’avviso Tecnonidi, il più innovativo dei bandi regionali per chi intende avviare o sviluppare investimenti a contenuto tecnologico. Una misura che sarà attivata nel corso dell’estate con procedura online.

Trenta milioni di euro la dotazione e nessuna data di scadenza.

Tecnonidi fa parte del programma regionale Jump Start Puglia, un piano articolato per la crescita attraverso la leva dell’innovazione.

Oltre a Tecnonidi, nella stessa seduta di giunta è stato approvato il rifinanziamento del fondo Microcredito costituito nel 2012 per concedere microprestiti ad imprese con difficoltà di accesso al credito. Anche in questo caso Puglia Sviluppo è il soggetto gestore del Fondo che ha una dotazione di 30 milioni di euro.

Nelle ultime sedute la Giunta ha approvato inoltre l’accordo di finanziamento per il fondo “Aiuti per la tutela dell’ambiente”, finalizzato a promuovere l’efficientamento energetico delle Pmi (60 milioni di euro la dotazione), ha rifinanziato Nidi con 54 milioni di euro e avviato la costituzione di un “Fondo Rischi” per migliorare l’accesso al credito delle Pmi che operano in Puglia (dotazione 60 milioni di euro).

Caratteristiche di Tecnonidi

Tecnonidi è lo strumento con cui la Regione Puglia offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di un’impresa innovativa mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione sia per gli investimenti e sia per i costi di funzionamento. Ha una dotazione di 30 milioni di euro e si rivolge alle piccole imprese di nuova costituzione o operative da cinque anni al massimo che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive) o delle “tecnologie chiave” abilitanti individuate dalla Regione Puglia nel documento Smart Specialitation Strategy. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. L’agevolazione per i costi di investimento è pari all’80% dei costi ammissibili ed è costituita da una sovvenzione (40% del totale) e da un prestito rimborsabile (40% del totale). L’agevolazione per i costi di funzionamento è pari all’80% delle spese ammissibili.
Per tutti i progetti proposti ad agevolazione verrà acquisito il giudizio di esperti indipendenti, di elevate competenze tecnico-scientifiche individuati negli albi tenuti da ministero dello Sviluppo economico e Arti, finalizzato a valutare la possibilità per l’impresa proponente di sviluppare in un futuro prevedibile prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato.

L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. – società interamente partecipata dalla Regione Puglia.

Tutte le informazioni

http://www.pugliaimpiego.it/

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