L’assegno di ricollocazione
L’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) comunica che, a decorrere dal 16 marzo inizia la fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, con l’invio delle lettere indirizzate a circa 30 mila destinatari. Ai medesimi soggetti sarà inviata anche una comunicazione via email ed sms, laddove tali dati siano disponibili.
“Ricordiamo che l’assegno di ricollocazione non rappresenta un sussidio alla disoccupazione, bensì è un buono per accedere a un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro, seguito da un tutor dedicato.
L’assegno di ricollocazione è rivolto ai percettori di NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) da almeno 4 mesi, che avranno a disposizione un buono per usufruire di servizi di assistenza intensiva alla ricollocazione, presso i circa 900 operatori pubblici e privati accreditati dislocati su tutto il territorio nazionale.
L’assegno non viene erogato direttamente all’utente ma agli operatori, attraverso un meccanismo fortemente incentivante, perché l’operatore sarà retribuito solo a risultato raggiunto, cioè alla firma di un contratto di lavoro.
L’intervento, che ha una durata di 6 mesi prorogabile per altri 6 nel caso non sia stato consumato l’intero ammontare del buono, prevede da 1.000 a 5.000 euro in caso di risultato occupazionale con contratto a tempo indeterminato, mentre la cifra si dimezza in caso di contratto a termine, che deve comunque avere una durata di almeno 6 mesi. L’ammontare è graduato in funzione del profilo personale di occupabilità: maggiore è la difficoltà di reinserire il disoccupato nel mercato del lavoro più alto sarà l’assegno”
Per saperne di più e, verificare se puoi richiedere l’assegno di ricollocazione
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